Otranto

Otranto

Otranto, in the province of Lecce, is an enchanting village. A union of sea and sky, earth and wind, East and West, it is a place of multiform history and culture. Ancient Greece, the Romans, Byzantium, but also the Normans and the kings of the South have met in their destiny this city of white alleys overlooking the sea. Here, near the easternmost point of Italy, begins a wonderful journey that will remain in the heart.

La città di Otranto (provincia di Lecce) è uni dei borghi più belli d’Italia ed è la città occupa il punto più orientale dello Stivale (precisamente è il faro di Punta Palascia ad essere il punto più a est d’Italia). L’impianto urbano ci regala preziose testimonianze storiche, ma una tra tutte lascia il viaggiatore a bocca aperta: parliamo del castello e delle mura difensive che ancora oggi sembrano proteggere in un abbraccio il borgo antico. Il castello aragonese rappresenta uno dei simboli cittadini, da esso si snodano le mura attraversate dalle antiche porte come Porta Alfonsina (ricavata dall’omonima torre) e le torri Ippolita e Duchesca. Questo grandioso sistema difensivo fu voluto da Alfonso d’Aragona nel 1481, quando il sovrano riuscì a scacciare i turchi che avevano invaso la città durante uno scontro a suon di palle di cannone in granito, ancora presenti (dopo più di 500 anni!) tra le strade del borgo. Il centro storico vero e proprio, invece, è il cuore vivo di Otranto. Lastricato in pietra viva, è tutto un turbinio di vicoletti che si incontrano, si intrecciano e arrivano fino al mare, tra chiese e palazzi antichi e balconcini o slarghi che si affacciano sul Mediterraneo.

Visitare la città di Otranto ed esplorare le strade, gli scorci e le piazze è un’esperienza vivace, ma al tempo stesso romantica. Le piccole case in pietra o dipinte di bianco, le vie che si stringono e poi si allargano, le scale e le mura antiche sono gli elementi che fanno di Otranto un borgo ricco di bellezza. Una visita al castello aragonese è consigliata, così come è d’obbligo una tappa presso la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, dove un enorme e antico mosaico medievale (opera del monaco Pantaleone) ricopre il pavimento delle tre navate: l’albero della vita è il tema centrale a cui se ne accostano altri come l’inferno e il paradiso. Animali mostruosi, forme di vita esotiche e allegorie costruiscono una narrazione mai vista, dove lo sguardo e la fantasia si perdono tra i dettagli. Sicuramente potrete organizzare un escursione alla cava di Bauxite, poco lontano dalla città: qui una cava dalle mille sfumature ospita al suo interno un lago, e da vita a uno scenario fuori dal mondo. In località Porto Badisco gli amanti della preistoria potranno visitare la grotta dei cervi, mentre spingendosi verso i laghi Alimini se ne potrà ammirare la bella e poetica laguna. Infine, non possiamo non consigliare la baia dei Turchi (dove nel 1480, approdarono i Turchi per assediare la città). Bellissima e incontaminata, ha una bassa scogliera che da sul mare ed è avvolta dalla profumata e verdeggiante macchia mediterranea.

La cucina a Otranto è quella tipica salentina, quella che profuma di agrumi e mandorle, di ortaggi e olio fresco e, ovviamente, di mare. Al mattino, soprattutto durante i periodi estivi è ideale cominciare la giornata con un caffè salentino: un caffè espresso, ma servito con l’aggiunta di ghiaccio e latte di mandorla. Tra i primi piatti, sono immancabili gli spaghetti o le linguine ai frutti di mare o a base di seppie oppure ricci, questi, ottimi anche da soli, sono una vera eccellenza locale. Un’alternativa è la tradizionale taieddha, ovvero un piatto a base di riso, cozze e patate che preparato a dovere è una vera prelibatezza ! Olive nere e panzerotti di patate fritti sono ottimi per accompagnare ogni pasto, anche se durante i periodi più freddi non possono mancare le zuppe di verdure a base di farro, fave e altri legumi: ottimi sono i ciciri e tria, una pasta di grano duro da mangiare con i ceci, che gustati con un deciso Negroamaro esalteranno tutto il gusto della terra e della lunga tradizione contadina pugliese. Ad Otranto i dolci non vi deluderanno! Sicuramente dovrete assaggiare quelli a base di pasta di mandorle: sono profumati, morbidi e uno tira l’altro ma non potrà mancare il celebre e antichissimo pasticciotto di pastafrolla ripieno di crema pasticcera (anche se ne esistono ormai numerose versioni con ripieni ).

Gli eventi a cui partecipare a Otranto sono diversi e si distribuiscono lungo tutti i mesi dell’anno. Uno dei più famosi è sicuramente “L’Alba dei popoli” che si tiene durante il periodo natalizio e culmina nella notte di capodanno, quando concerti e manifestazioni culturali si concentrano nel borgo aspettando l’alba che, essendo Otranto il punto più a est d’Italia, arriva prima che nel resto d'Italia. Nell’ultima settimana di maggio, invece, c’è la festa del patronale di San Francesco di Paola: dopo la processione e la funzione religiosa in cui c’è la simbolica consegna della chiavi al Santo, da parte del sindaco, tutta la zona della "Minerva" si riempie di luminarie e alle bancarelle. Per finire, la sera, viene preparato uno spettacolo pirotecnico. A partire da metà luglio e per tutto il mese, invece, c’è l’atteso Otranto Festival, una rassegna dedicata al cinema e a mostre d’arte, corredata da concerti ed eventi musicali. Dal 12 al 15 agosto ci sono i festeggiamenti per i Beati Martiri, in cui si commemora l’eccidio di Otranto del 1480, il momento più festoso è sera del 14 agosto, quando il centro di Otranto si anima bancarelle e stand dedicate a dolci e prodotti tipici, in un’atmosfera folkloristica gioiosa e allegra. Il 24 settembre è la volta della sagra dell’uva, una manifestazione molto interessante e seguita: qui tantissimi prodotti della tradizione contadina sono presenti in stand tematici che si alternano per offrire ricostruzioni fedeli di scene antiche del lavoro nei campi. Ma un posto d’onore in questa occasione spetta, ovviamente ai vini: Salice Salentino, Leverano, Copertino Aleatico di puglia sono solo alcuni tra quelli che potrete degustare, per rivivere la tradizione vinicola che ancora resiste in questo bellissimo territorio.

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