Sua maestà l’arancina… il re indiscusso della rosticceria. Si tratta a tutti gli effetti di un piatto completo, infatti il riso allo zafferano racchiude al suo interno un cuore di ragù con carne di vitello e piselli mentre la panatura croccante lo rende facilmente trasportabile. Oltre all’originale al ragù, è facile trovarne con spinaci e mozzarella, burro e prosciutto ma con il tempo le varianti sono diventate così tante che non è raro imbattersi in qualche arancineria, piccoli locali che fanno solo arancine e ne propongono almeno 50 gusti diversi. La diatriba più grande in cui è coinvolto questo must riguarda il suo nome. Infatti sua maestà diventa re o regina a seconda della città, se a Catania si tratta di “arancino”, a Palermo viene conosciuta solo e solamente come “arancina”, rivendicando la somiglianza per colore e forma ad un’arancia. Oggi però la forma che la fa da padrone é quella conica, a tal proposito una piccola chicca per gli intenditori: nonostante l’immaginario collettivo vuole che il primo morso addenti la croccantissima punta, in realtà il giusto senso è proprio al contrario. Avete capito bene, la mano avvolge il cono con la punta verso il basso, così facendo l’arancino/a segue ergonomicamente la forma della mano permettendo una salda presa. Nessuno vorrebbe perderne dei pezzi mangiandola, questa salda impugnatura renderà impossibile perderne anche solo un chicco!