La mandorla è il frutto del mandorlo (Amygdalus communis L. oppure Prunus amygdalus o Prunus dulcis), più precisamente ne rappresenta il seme commestibile. Il mandorlo è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Rosacee, la stessa alla quale appartengono piante da frutto molto comuni quali l’albicocco, il lampone, il melo, il nespolo, il pero, il pesco e il susino. È originaria del continente asiatico ed è attualmente diffusa in tutto il bacino mediterraneo. Furono i fenici che introdussero il mandorlo nel nostro Paese, per la precisione in Sicilia. Il mandorlo è una pianta longeva che può raggiungere anche 10 metri di altezza. Ha rami di color marrone o marrone-grigiastro, foglie seghettate e fiori bianchi o leggermente tendenti al rosa.
La mandorla è una drupa ovoidale che per certi versi ricorda la noce (i romani chiamavano la mandorla, la noce greca) con una superficie verde, talvolta coperta da peluria; il guscio, legnoso e poroso, contiene al suo interno uno o due semi ricoperti da una sottile pellicola talvolta liscia talvolta rugosa. Le mandorle possono venire raccolte fresche nei mesi di aprile e maggio prima che il guscio sia lignificato oppure, semifresche, nei mesi di luglio e agosto. Le mandorle fresche sono reperibili durante tutto l’anno.
Dopo che le mandorle sono state raccolte, prima di poter essere commercializzate vengono sottoposte a svariati processi: smallatura, essiccazione, sgusciatura, pelatura, selezione e calibratura. In passato, molte di queste operazioni venivano effettuate manualmente, ma oggi esistono macchinari appositi che permettono lavorazioni molto più veloci e accurate.