Il piccolo borgo di Zungri è collocato a 500 metri s.l.m, sull'altopiano del Poro, a poca distanza da Tropea e dalla Costa degli Dei. Le sue origini, come molti borghi e città calabresi, affondano le radici nella Preistoria e certamente era un centro conosciuto e frequentato anche in epoca romana. Ma è durante il Medioevo che Zungri ha vissuto un periodo molto interessante dal punto di vista abitativo: durante quest'epoca, infatti, dei monaci basiliani giunsero in questo territorio per cercare rifugio a causa delle invasioni e dei saccheggi ad opera degli arabi, che minacciavano l'Oriente. A Zungri, i monaci si stabilirono in un'area rocciosa dove, scavando nelle pareti delle montagne, ricavarono abitazioni e depositi per provviste. Ad oggi il piccolo borgo è costituito, oltre che dall'area rupestre, anche dal centro storico il quale ospita piccole abitazioni e antichi palazzi dalle architetture semplici. Procedendo si può raggiungere la parte "alta" del paesino in cui è possibile visitare la Villa Comunale "Cichello Gasparri" con la scultura in bronzo dell'artista locale Michele Zappino le cui opere adornano le strade e i luoghi simbolo del paese.
A Zungri, l'esperienza più suggestiva e interessante è senz'altro una visita alle sue grotte. Soprannominata la "Matera della Calabria" o la "piccola Petra di Calabria" scoprirete che questi insediamenti scavati secoli fa direttamente nella roccia, costituiscono un piccolo universo il quale sembra collocarsi in una dimensione tutta sua. L'insediamento rupestre conosciuto dall'uomo già dal XIV secolo, è stato datato tra IX e il X secolo e si estende su un'area di circa 3000. Qui è possibile passeggiare tra le circa100 case-grotta costituite da ambienti singoli oppure doppi. Gli insediamenti sono collegati tra loro da stradine e scalinate che conducono anche a locali sotterranei. Le case-grotte al loro interno presentano nicchie, loculi e alloggi per posti letto. Esplorare il villaggio rupestre di Zungri è un'esperienza da vivere almeno una volta nella vita, per tornare indietro nel tempo al tempo dei mistici monaci basiliani e della popolazione degli "Sbariati". Altra esperienza da non perdere è una visita al Museo della civiltà rupestre e contadina, ubicato nelle vicinanze delle grotte, in un ex frantoio, qui sono custoditi numerosi reperti legati alla civiltà rupestre e contadina locale, tra cui suppellettili sono presenti immagini devozionali, parti dell'abbigliamento giornaliero maschile e femminile ed alcuni costumi nuziali.
Zungri, sebbene sia collocata nell’entroterra, si trova a pochi chilometri da Spilinga e Tropea e dal litorale della Costa degli Dei. I sapori che troviamo in questo territorio, quindi, risentono delle influenze dei centri costieri e si concretizzano in piatti della tradizione in cui la cipolla rossa, la nduja e la pasta fatta in casa sono i padroni della tavola. La nduja di Spilinga, in particolare, è il condimento per eccellenza: ottima su crostini, bruschette e pane è usata anche per condire insieme alla ricotta, i fileja, una pasta ai ferri a base di semola che può essere gustata anche con un sugo di cipolle rosse di Tropea, che si distingue per il sapore più dolce e il gusto più delicato. Pietanza ricca di sapore sono anche le patate saltate in padella con i peperoni verdi, un ortaggio tipico della Costa degli Dei caratterizzato dal retrogusto amarognolo. Gli stessi peperoni sono un saporito contorno cotti alla griglia e insaporiti con la cipolla rossa. Il pane fatto in casa vanta una lunghissima tradizione, ed è perfetto per accompagnare verdure, formaggi o i pomodori secchi sott’olio. I dolci attingono dalla gastronomia vibonese, tra questi i più particolari sono i ciciriati con un impasto a base di ceci, noci e cacao.
Zungri pur essendo un piccolo paesino ha i suoi appuntamenti annuali, legati alle tradizioni e alla natura del luogo. Durante il periodo natalizio viene organizzato il Presepe Vivente, un evento suggestivo in cui il villaggio rupestre di Zungri è la cornice suggestiva ed emozionante, ideale per ospitare questa sentita rappresentazione. A metà agosto, invece, si tiene la Sagra della patata, ricordando questo alimento su cui, in passato, si basava l’alimentazione contadina “povera” locale. Durante la manifestazione è possibile gustarla in tante ricette come gli gnocchi “curujicche”, la peperonata, e le patate al forno o fritte. Non lontano da Zungri, infine, sempre nel mese di agosto c’è la Sagra dei Fileja di Cessaniti, un evento imperdibile per gli amanti della gastronomia, dedicato alla tradizionale pasta ai ferri fatta a mano che è possibile gustare con diversi condimenti, il tutti immersi in un’atmosfera allegra e festaiola, al ritmo di musiche popolari.