San Severino Lucano

A San Severino Lucano si incontrano tutta la magia e la poesia di una regione unica come la Basilicata. Questo piccolo borgo, oggi Bandiera Arancione, fu fondato nel ‘500 per questo è relativamente giovane rispetto ai suoi paesini limitrofi le cui origini si perdono nella storia. Tuttavia, le sue bellezze paesaggistiche, la natura incontaminata e l’aria così limpida che gli ha fatto guadagnare il nome di “Paese delle stelle”, rendono San Severino Lucano un luogo che merita decisamente una visita.

San Severino Lucano è un piccolo e caratteristico paesino in provincia di Potenza che si erge a 877 metri d’altezza nell’entroterra montano del Parco Nazionale del Pollino. Il suo territorio è situato sul versante nord-est del Massiccio del Pollino, una zona ricca di corsi d’acqua, tra cui quella del fiume Frido, e comprende diverse frazioni. Tutta la zona, in ogni caso, è completamente circondata dalla natura incontaminata del Parco del Pollino caratterizzata da aceri, abeti e pini loricati: habitat perfetto per lupi, cervi e cinghiali. Il nome del borgo ha origine nel XV secolo, quando era un possedimento della famiglia San Severino (da cui il nome). Secondo alcune ipotesi, alla popolazione locale, si aggiunsero successivamente dei gruppi di fuggiaschi provenienti da Casatelsaraceno, a seguito delle persecuzioni subite dal proprio barone (non a caso, il paese era chiamato anche Casale San Severino). Attualmente il territorio comprende diverse frazioni (Mezzana, Valerie e Calanche a sud del centro urbano, Cròpani, Pomarreti e Ballarano a nord, Villaneto e Mancine a est) tutte di incredibile interesse naturalistico.

Le pietanze tipiche di San Severino Lucano sono a base dei prodotti del bosco e del sottobosco del Pollino. Sapori genuini, che rimandano alla terra e al lavoro nei campi arricchiscono le ricette locali: come in tutta la Basilicata, sono tanti i primi piatti a base di pasta fatta in casa: i “rascadietti” (una sorta di orecchietta), i fusilli fatti al ferro, i raviolini alla crema di ortica, le lagane da mangiare calde con i fagioli e la pasta fatta a mano con mollica di pane e aromi sono tra le pietanze principali. Nei secondi trionfano i prodotti dell’orto e la carne, da assaggiare sono: le “mazzacorde” (interiora con aglio, prezzemolo e peperoncino), il capretto o l’agnello al forno o alla brace, la rappaiona, cioè una zuppa a base di fave e farro e la pagnotta farcita con la ciambottella, cioè un ripieno di peperoni, cipolla, pomodori e salsiccia. I formaggi degli allevamenti del Pollino (pecorino, caciocavallo, ricotta) e i salumi lavorati artigianalmente con la carne dei suini allevati in zona (salsicce, soppressate, prosciutti, capicolli) sono vere eccellenze territoriali, ottime accompagnate da un vino novello locale. I dolci sono quelli tipici dei borghi lucani del Pollino, semplici ma dal sapore unico I cannariculi, tipici della tradizione, sono dolci gnocchetti fritti da mangiare con zucchero a velo o bagnati nel miele del Pollino; i currieddi invece si mangiano soprattutto durante la pasqua e sono un tipo di pane in versione sia dolce che salata, in autunno è possibile gustare torte e crostate ripiene di castagne mentre in tutti i periodi dell’anno troviamo le famose crispedde ovvero graffette dolci di l’una tira l’altra.

Come in tutti i borghi antichi, anche San Severino Lucano ha i suoi eventi legati al culto e alla tradizione popolare, anche se non mancano appuntamenti nuovi, occasione di apertura, confronto e festa. Uno degli eventi più sentiti dagli abitanti del paesino (e non solo) è, nel mese di luglio, la Festa della Madonna del Pollino: tre giorni dedicati a celebrazioni e festeggiamenti presso il Santuario della Madonna del Pollino, che diventa meta ancora più frequentata del solito, attirando fedeli, viaggiatori e abitanti dei comuni limitrofi. Ad agosto, invece, si festeggia il Pollino Music Festival, un’occasione dove musica, cultura e tradizioni convivono tra artisti nuovi ed emergenti di fama nazionale e internazionale. Sempre ad agosto c’è l’appuntamento “La terra dei briganti” nell’ambito del Festival della Cultura Meridionale: una rievocazione storica del periodo in cui il borgo ha vissuto il fenomeno del brigantaggio, tra spettacoli, musiche e proposte gastronomiche. Per tutto il mese di ottobre si festeggia l’autunno sanseverinese, una serie di appuntamenti durante i weekend dedicati alla degustazione dei tipici piatti locali dai sapori autunnali. Infine, l’anno si conclude con il tradizionale evento del “pirtusavutt” ovvero la spillatura delle botti e l’assaggio del vino novello anche questa volta in un clima di gioia, festa e condivisione.

Tour nei dintorni

Esplora il territorio

Dove dormire

Dove mangiare

it_ITItaliano