Laino Borgo

Lungo il confine tra Calabria e Basilicata, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, c’è il piccolo centro di Laino Borgo. Racchiuso tra i corsi del fiume Lao e del fiume Iannello, il centro storico, attraversato dai suoi stretti vicoli, regala scorci su panorami naturali o su slarghi e cortili nascosti, piccole chiese e case dai tipici portali in pietra (ricordo dei vecchi palazzi nobiliari) che si susseguono fino ad arrivare alla Chiesa Matrice del Santo Spirito.

Laino Borgo si trova ai confini tra Basilicata e Calabria, ed è compreso nel del Parco Nazionale del Pollino. Il suo territorio è prevalentemente collinare, raggiunge un’altezza massima con i 1.264 metri del monte Gada, ed è attraversato dai fiumi Iannello e Lao (proprio questo fiume, secondo alcuni, è all’origine del nome del paese: Lainos, ovvero “del fiume Lao”). La zona presenta diverse grotte, alcune delle quali di interesse archeologico, storico e botanico: fra le più importanti ricordiamo, in località Malomo e Traversa «le grotte dei briganti» e in località Difesa la «grotta del Capelvenere». Inoltre il territorio lainese è particolarmente ricco di fonti d’acqua, situate in luoghi particolarmente suggestivi. Laino Borgo, un tempo era unita con Laino Castello: centro dalle origini antiche, che ha visto susseguirsi romani, bizantini e longobardi e di cui restano ancora testimonianze tangibili (il suo nome si deve al fatto che negli scontri per il predominio tra Bizantini e Longobardi, questi ultimi costruirono sul colle San Teodoro un imponente Castello). I due paesi si sarebbero poi scissi due volte, l’ultima (e definitiva) negli anni ‘40. Ad oggi Laino Castello è un borgo non più abitato, a seguito di problematicità sismiche, ma conserva ancora tutto il fascino e l’autenticità di un gioiello antico sospeso nel tempo.

A Laino Borgo, la cucina tradizionale è quella tipica dei borghi rurali calabresi. I prodotti della terra ,testimonianza di un passato verace legato al lavoro contadino, sono i protagonisti di numerose pietanze, come i peperoni “zafarani”, da mangiare ripieni “zafarani chini” o le zuppe a base di fagiolo “poverello bianco”, ottimo anche con le cotiche e i cavoli. Anche i salumi, specialmente salsicce e soppressate, hanno una tradizione consolidata:questi sono ancora fatti a mano secondo antiche ricette e prodotti utilizzando carni locali certificate. Anche la pasta , fresca e fatta in casa, viene preparata ancora come una volta: famose sono le lagane con i ceci, gnocchetti e particolari fusilli al ferro, da mangiare con corposi sughi a base di carne. I dolci sono quelli tipici della zona cosentina: questi realizzati con pochi ingredienti semplici, conservano i gusti e i profumi genuini di un tempo. Tra i tanti, particolarmente tipici sono i “turdiddri” sono simili a gnocchi fritti, a base di farina, anice e olio, da mangiare ricoperti di miele e i “bocconotti”, un ricco dolce fatto di pasta frolla ripieno con varie farciture, da mangiare in un unico boccone. Infine i vini non mancano: in tutta la zona del Pollino si producono vini pregiati e apprezzati in tutta italia, come il Vino Pollino rosso , riconosciuto con il marchio DOC.

Gli eventi organizzati a Laino Borgo, sono quelli tipici e caratteristici di tutti quei borghi del Pollino dalla storia antica e dall’identità forte e autentica. La spiritualità è molto sentita a Laino Borgo: qui durante il Venerdì Santo è rappresentata “La Giudaica”, cioè gli ultimi giorni della vita di Gesù. All’evento partecipa tutta la popolazione locale e il borgo si trasforma in un teatro a cielo aperto. Uno degli eventi più tipici è folkloristici è, a giugno, la Festa di Sant’Antonio, festa in onore del Santo dove, nella processione che si svolge tra musiche e canti popolari avviene il tradizionale trascinamento di grossi tronchi arborei ad opera di buoi guidati dagli abitanti della città. A settembre, molto sentita è la Festa della Madonna delle Cappelle: una processione religiosa che parte da Laino Borgo e arriva fino al Santuario delle Cappelle, dove si tiene la celebrazione religiosa seguita, poi, da una fiera tra musiche e banchetti. Ad ottobre e novembre, invece, ci sono due occasioni legate alla gastronomia locale: la sagra del tartufo (a ottobre) in cui è possibile anche visitare una tartufaia, e la sagra della castagna (a novembre) dedicata a questo prodotto tipico di tutta la zona del Pollino. Gli eventi annuali si concludono, infine, con la rappresentazione del Presepe vivente, allestita per l’occasione nella suggestiva cornice di Laino Castello.

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