Ferrandina

Ferrandina, città racchiusa nel territorio della Valle del Basento, è un piccolo nucleo ricco di storia dove palazzi nobiliari, edifici religiosi e antichi monumenti testimoniano l’importanza e che questo borgo ha avuto durante i secoli, nelle vicende e nell’immaginario di popoli e sovrani.

La caratteristica della città è rappresentata dalle sue bianche casette disposte l’una accanto all’altra, incastonate nel paesaggio circostante attraversato dai maestosi calanchi, conformazioni geomorfologiche dovute all’erosione del terreno, che creano scenari emozionanti e di grande impatto visivo.

Il nome originario di Ferrandina era Troilia, toponimo attribuitole dai suoi fondatori, coloni della Magna Gecia. Secondo la tradizione Troilia fu edificata proprio in onore della città di Troia, ormai distrutta.

Importante centro culturale durante l’età magnogreca e romana, la città continuò ad essere un centro rinomato anche in epoca bizantina e sotto il dominio aragonese.

Ad oggi la sua storia continua a vivere nei secoli e attualmente è ancora possibile apprezzare le tante testimonianze che hanno reso celebre questo caratteristico borgo lucano.

 

Il paese di Ferrandina è collocato su una zona collinare a circa 480 m s.l.m. in Val Basento, vallata che prende il nome dal fiume Basento che l'attraversa. Il nome "Ferrandina" si deve a Federico d'Aragona che nel 1494 attribuì alla cittadina questo nome in onore di suo padre Ferrante. La lana che veniva prodotta presso il borgo la rese famosa in tutto il Regno di Napoli ed era un prodotto molto richiesto da aristocratici e dagli ordini religiosi. Nel 1546 fu proprio una comunità di domenicani a insediarsi in città presso il monastero di San Domenico, la cui cupola resta uno dei simboli del luogo.

Ferrandina, con le sue casette a schiera dalle facciate immacolate, circondate da candidi calanchi conquista il cuore dei viaggiatori. Una visita al centro antico è il modo giusto per immergersi nell'atmosfera della città, scoprendo scorci, stradine e piazzette. Tra gli edifici da visitare troviamo la quattrocentesca Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria della Croce e la cinquecentesca Chiesa di San Domenico dall'elegante cupola maiolicata e dall'interno barocco. Poco lontano dal centro abitato si trova il Castello di Uggiano, di cui restano i suggestivi ruderi: questa era una fortificazione di epoca bizantina poi ricostruita dai Normanni è famosa per essere stata un punto strategico per Roberto il Guiscardo che nel 1068 vi trovò appoggio durante il suo tentativo di conquista dell'attuale Irsina.

La tradizione gastronomica di Ferrandina è legata a quella della Val d'Agri e dell' Appennino lucano e vede come protagonisti legumi, formaggi, dal vino e olio. Buona parte della regione geografica ospita ampie coltivazioni di ulivi le quali garantiscono una pregiata produzione di olive, quella di Ferrandina si chiama Oliva Majatica (presidio slow food) da mangiare essiccata ed infornata o conservata in salamoia. Anche l'olio rappresenta una vera eccellenza del territorio. Anche a Ferrandina, come del resto in tutta la Basilicata, i primi piatti della tradizione sono quelli a base di pasta fatta a mano, come le lagane con i ceci e i maccheroni ai ferri conditi con ragù di carne. La lavorazione della carne ha una storia lunga e ben radicata in tutta la zona, e tra i vari tipi, la carne di capretto alla griglia rappresenta una pietanza tra le più caratteristiche. Verdure e ortaggi non mancano sulle tavole di Ferrandina: melanzane e peperoni imbottiti con mollica di pane, formaggio, spezie e carne saranno un piatto ricco, dal sapore intenso che saprà conquistarvi. Infine passiamo al dessert: i dolci tipici della città sono i sospiri: una morbida e profumata pasta di mandorle con ripieno di crema pasticciera, avvolta da una gustosa glassa. Il modo perfetto per concludere il pasto!

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