In Calabria, nell’Alto Ionio Cosentino c’è un tratto di costa, dal nome evocativo, che fu scelto dai Greci secoli fa come terra d’approdo: è la Costa degli Achei, un territorio che si estende per circa 150 chilometri lungo la Piana di Sibari e si affaccia sul Mar Ionio. Qui le spiagge di sabbia bianca fanno da sfondo ad antichi castelli medievali, e piccoli borghi dalle stradine intricate si alternano a scogliere a picco sul mare. Tra i paesi e le cittadine racchiusi in quest’area troviamo Corigliano-Rossano (CS), un comune istituito il 31 marzo 2018, dalla fusione di Corigliano Calabro e Rossano, un luogo ricco di storia e cultura da scoprire in tutte le sue angolazioni e sfaccettature.
Corigliano – Rossano
Corigliano-Rossano è un comune situato lungo la Piana di Sibari ed è compreso tra il massiccio della Sila e il tratto di costa bagnato dal Mar Ionio. Parte della cosiddetta Sila Greca, presenta un paesaggio ricco di coltivazioni tra cui spiccano agrumeti e oliveti, anche se la vera specialità territoriale è rappresentata dalla liquirizia, che in questi luoghi trova un ecosistema perfetto per crescere ed essere coltivata. Il fulcro antico del comune è rappresentato dagli storici borghi di Corigliano e Rossano. Il borgo di Corigliano è celebre per il suo antico castello e si presenta come il classico nucleo difensivo arroccato sulle pendici di un'altura co la parte più alta occupata dalla fortezza, ai piedi del quale si sviluppa l’abitato; il borgo collinare di Rossano, invece, mostra i segni e le testimonianze di un passato bizantino che riemerge ancora con forza da chiese, monumenti ed opere in essi custoditi e si sviluppa tra vicoli e stradine sui quali si affacciano case in pietra.
Visitare Corigliano-Rossano significa immergersi nella sua storia secolare e scoprire una terra dai mille volti che, attraversata da Greci, Romani e Bizantini, offre al viaggiatore innumerevoli tesori da apprezzare. Nella frazione di Corigliano, spicca tra gli edifici religiosi, la chiesa di S. Antonio decorata in epoca settecentesca con eleganti stucchi e marmi, di cui consigliamo una visita. Non potrà mancare una tappa al Castello Ducale, uno dei castelli meglio conservati del Sud Italia, celebre per i suggestivi affreschi e decori che ornano gli ambienti interni. La chiesa di Santa Maria Maggiore e la chiesa di San Pietro, poi, sono degli interessanti esempi di edifici d'epoca medievale, poi modificati nei secoli, mentre la chiesa della Madonna del Carmine offre delle preziose testimonianze di architettura romanica, visibili nei portali dalle linee gotiche-catalane. Anche la frazione di Rossano ospita monumenti e opere d’arte notevoli, e offre esperienze all’insegna della cultura, della natura e del relax. Il nucleo antico dalle stradine e dai vicoli che si intersecano è un luogo di grande fascino dove spicca la cattedrale di Maria Santissima Achiropita famosa per custodire l’icona della Vergine Achiropita (“non dipinta da mano umana”) non più tarda del VIII secolo. Adiacente alla cattedrale c’è il Museo Diocesano che, tra le varie opere, conserva il Codex Purpureus Rossanensis, un prezioso ed elegante evangeliario miniato del VI secolo dalle pagine rosate, patrimonio UNESCO dal 2015. Per la vicinanza con la Sila, Rossano è una meta ideale anche per gli amanti del trekking che potranno spingersi tra i diversi sentieri immersi nella natura: chi vorrà potrà avventurarsi fino all’Abbazia di Santa Maria del Patire del XI secolo, collocata a 610 metri sul livello del mare, e circondata dal verde e dalle alture della Sila Greca. Ma Corigliano-Rossano è anche un luogo dove sperimentare il sapore e il gusto della gastronomia locale: tra le campagne della piana di Sibari, infatti, masserie, agriturismi e cantine sapranno trasportarvi in una dimensione autentica e genuina dove sperimentare tutto il gusto delle eccellenze locali. Infine, durante il vostro viaggio è d'obbligo una tappa al Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, dove nell’antico stabilimento ancora in funzione sarà possibile scoprire le fasi produttive di questa profumata radice. La liquirizia, infatti, trova nella Piana di Sibari l’ambiente ottimale per essere coltivata e in questo territorio viene ottenuto un prodotto di grande qualità, che potrete assaggiare in diverse versioni all'interno del museo, circondati da un'atmosfera antica e romantica che, tra macchinari, scatole di latta e strumenti vintage, vi trasporterà indietro nel tempo.
I piatti tipici che troviamo a Corigliano-Rossano sono pietanze che richiamano la storia culinaria della Piana di Sibari e della Sila greca. La tradizione della pasta fatta in casa è ancora viva sul territorio con “i maccarrun” (fusilli ai ferri), i “tajjarini” (delle tagliatelle ottime se cucinate con ceci e finocchietto selvatico) e gli gnocchi “i cavatedd” da gustare con sugo di carne. Verdure, ortaggi e zuppe di legumi sono alla base di pietanze gustose come le melanzane ripiene, le patate con i peperoni e i lampascioni (bulbi simili alla cipolla, ma dal retrogusto amarognolo). Immancabile, poi, è il baccalà con le patate, un piatto che da secoli viene consumato soprattutto nell’entroterra calabro. La lavorazione della carne, poi, ha una lunga storia sul territorio e regala ottime soppressate, capicolli e la cosiddetta "carne salata" (carne aromatizzata da spezie e peperoncino in polvere). Il pane e le focacce sono realizzate in tante profumate versioni, al finocchietto, ai fiori di sambuco al rosmarino e tutte conservano il gusto e la fragranza della lavorazione casereccia. I dolci tipici, con il loro sapore che rimanda ad atmosfere antiche, hanno un forte legame con i prodotti del territorio e un sapore autentico e genuino: troviamo “i scorateddi”, taralli dal morbido impasto ricoperti di zucchero, da mangiare appena sfornati, “i chinuliddi”, dolci a forma di mezzaluna ripieni di marmellata e frutta secca. Troviamo, poi, soprattutto durante il periodo natalizio, “i crustuli” dolci all’anice ricoperti di miele, bocconcini ricchi di sapore e dall’aroma inconfondibile.
Tra gli eventi più sentiti e attesi a Corigliano-Rossano ci sono i festeggiamenti in onore della Madonna Achiropita (a Rossano) e per San Francesco di Paola (a Corigliano) che si tengono il 24 e il 25 aprile per commemorare il terremoto del 1836 e l’intercessione dei due santi che salvarono le città: i festeggiamenti hanno il loro fulcro nella processione delle statue dei santi per le strade della città. In particolare, la statua dell’Achiropita, che è conservata presso il Museo Diocesano, è portata in processione anche il 14 e 15 agosto per celebrare il ricordo della protezione della Vergine verso la città durante i bombardamenti ad opera degli alleati durante la seconda guerra mondiale. Nel mese di febbraio, poi, a Rossano, si tiene la prestigiosa rassegna “La città della musica”, dedicata ad importanti spettacoli musicali e concerti. Ma è nei mesi estivi che il calendario di eventi di Corigliano-Rossano diventa ricco e movimentato, durante questo periodo, infatti, sono tantissimi gli appuntamenti e le manifestazioni da non perdere: tra queste c’è la Festa della Pasta che si svolge nella frazione di Cantinella ed è una vera e propria sagra della pasta fresca in cui i vari stand diventano punti di incontro per degustazioni di pasta e pietanze tipiche.