Aliano

Aliano (MT) è un piccolo borgo circondato dai calanchi, da scoprire lentamente, avvicinandosi alla sua storia antica e suggestiva. Conosciuto soprattutto per avere ospitato lo scrittore Carlo Levi, che qui visse qui gli anni del confino e, in seguito, scelse di farsi seppellire, questa cittadina conta circa novecento abitanti ed è il luogo dove è ambientata l’opera “Cristo si è fermato a Eboli”.

 

Il piccolo borgo di Aliano sorge a 555 metri di altezza, su uno sperone di roccia immerso nel suggestivo paesaggio solcato dai bianchi e imponenti calanchi, elementi naturali che avvolgono questa meta in una dimensione silenziosa e lunare. Dall’altura su cui è collocato, Aliano domina la Val d'Agri e il torrente Sauro e rientra nella Comunità Montana Collina Materana. Il paesino era conosciuto e frequentato come centro di scambio e di passaggio già dai Greci e dagli Etruschi, mentre nell'VIII secolo, presso le grotte della zona di fosso San Lorenzo, trovarono rifugio dei monaci basiliani sfuggiti alle persecuzioni in Oriente. Aliano, durante il medioevo fu un feudo appartenuto da diverse famiglie, tra cui i Sanseverino e i Carafa, importanti e ricchi proprietari terrieri che vantavano possedimenti in diverse regioni del Sud Italia. Inscindibilmente legato al borgo è la figura di Carlo Levi che scelse di ambientare proprio qui il suo libro Cristo si è fermato a Eboli (1945) e che presso Aliano trascorse il suo periodo di confino durante il regime fascista. Ad Aliano Carlo Levi ebbe modo di conoscerne la storia e di scoprirne l’anima pura e contadina: profondamente affascinato dai “suoi contadini” espresse nelle sue ultime volontà di essere seppellito nel paesino dove aveva riscoperto una realtà genuina legata al lavoro della terra e alle antiche usanze di una volta. Oggi la presenza dello scrittore è ancora forte nel borgo dove è possibile visitare tutti i luoghi citati, e aggirarsi tra le stradine in cui trovare alcune citazioni dell’opera.

Visitare Aliano vi trasporterà in un’atmosfera silenziosa e lontana dal tempo, densa di riferimenti storici e letterari in cui perdervi, per scoprire la storia di questo borgo dalla nobile anima contadina. Due luoghi simbolo del borgo sono la Casa e la Pinacoteca Carlo Levi, quest’ultima, in particolare, custodisce lettere, disegni e dipinti realizzati dallo scrittore che ci aiutano a ripercorrere i suoi anni durante il confino. Dedicato a Carlo Levi è anche il Parco Letterario, dove vengono organizzati eventi e manifestazioni dedicate all’identità cittadina e al suo legame con l’artista. Tappa immancabile è anche il Museo della Civiltà Contadina, situato in un antico frantoio, dove tra opere e manufatti tipici della tradizione contadina sarà possibile immergersi in quella dimensione che caratterizzava Aliano più di cinquant’anni fa e che, con la sua genuinità e purezza, conquistò il cuore di Carlo Levi giunto, all’epoca, dalla moderna Torino. Passeggiando per le suggestive stradine del borgo immerse nello scenario dei calanchi, inoltre, potrete visitare la chiesa di San Luigi Gonzaga risalente al XVII secolo, con tele attribuite a Teresa del Po, Carlo Sellitto e ad Antonio Sarnelli e dove è custodita la scultura lignea della Madonna col Bambino del XV secolo. Mentre poco lontano dal centro cittadino c’è il santuario della Madonna della Stella che occupa una posizione panoramica, essendo situata su una piccola collina. Aliano, inoltre, è collocato a poca distanza da Pisticci, una delle città bianche del Sud Italia, e da Craco il suggestivo borgo fantasma dalla sagoma inconfondibile. I due centri, anch’essi circondati tra i calanchi, sono tappe pittoresche ed emozionanti che renderanno ancora più ricco e piacevole il vostro soggiorno ad Aliano.

La cucina di Aliano è fortemente legata al lavoro dei campi, e alle tradizioni della vita contadina che un tempo si svolgeva nel borgo. Piatti autentici, dai sapori intensi e spesso dagli ingredienti “poveri”, ma sempre ricchi di gusto e pieni di amore per la terra. Tra i primi piatti troviamo i Rascatell, cavatelli a base di acqua e farina conditi con polvere di peperone essiccato e polvere di zafferano e i fusilli fatti a mano conditi con pomodoro fresco. Piatti invernali, poi, sono il minestrone a base di ceci, fagioli e lenticchie e le fave con la cicoria. Un ottimo contorno o secondo piatto è il cavolo stufato condito con aglio, olio, finocchietto, pomodoro e formaggio pecorino. Altro piatto tipico soprattutto del carnevale è la rafanata di Aliano, che è una frittata a base di rafano grattugiato a crudo, che le conferisce un sapore piccante e aromatico. Anche la carne trova molto spazio sulle tavole di aliano, soprattutto in salsicce e soppressate o la carne di maiale che tradizionalmente veniva consumata con alloro, vino bianco e peperoni verdi sott’aceto infine, ricordiamo gli gnummareddi, dal gusto decisamente intenso, che sarebbero interiora di agnello e capretto cotti alla brace. .

Uno degli eventi più coinvolgenti che si svolgono ad Aliano è sicuramente il Carnevale: in questa occasione si assiste alla sfilata delle tradizionali “maschere cornute”, così chiamate per la presenza di lunghe corna colorate, durante l’evento anche le le donne e i bambini sfilano con i costumi tradizionali. Il 21 giugno si festeggia il Santo Patrono Luigi Gonzaga con la processione della statua lungo le strade della città e, a seguire, festeggiamenti folkloristici e momenti musicali. Ad agosto, invece, si tiene la manifestazione La luna e i calanchi, un festival in cui abitanti del borgo, artisti e i visitatori diventano un’unica grande famiglia, che potrà ammirare il lavoro di fotografi, scrittori, registi, musicisti che esporranno le loro opere. Nel mese di novembre la letteratura è protagonista durante il Premio Letterario Carlo Levi in cui si premiano opere di narrativa italiana e internazionale: un’occasione per ricordare la figura di Carlo Levi e il legame speciale dello scrittore con il borgo che divenne luogo del cuore per lo scrittore.

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