Costa degli Dei

55 chilometri di spiagge, 9 centri cittadini e un territorio dalla bellezza unica. La Costa degli Dei deve il suo nome ad una leggenda: secondo la tradizione popolare gli dei erano soliti immergersi in queste acque, che oggi definiremo caraibiche, per ristorarsi dopo aver svolto imprese e attività faticose. Per quanto il mito resti confinato all’universo della fantasia, conserva sempre un po’ di verità: in effetti, la costa selvaggia del luogo, i colori del mare cristallino e la sensazione di benessere e di relax che si prova stando a contatto con questa terra da sogno, rendono la Costa degli Dei un vero paradiso terrestre.

La Costa degli Dei o “Costa Bella”, in Calabria, è un magnifico tratto di litorale marittimo compreso nella provincia di Vibo Valentia. Questo comprende la zona detta “Corno di Calabria”: una regione geografica che conta circa 55 chilometri di spiagge e i nove comuni di Pizzo Calabro, Vibo Valentia, Briatico, Zambrone, Parghelia, Tropea, Ricadi, Joppolo e Nicotera. I centri abitati sono gioielli ricchi di storia e tradizione a pochi passi dal mare, con vista sulle Eolie, e le spiagge come accade sui tratti costieri calabresi, hanno una conformazione varia e molto diversa: sabbia bianca o dorata si alterna a rocce o ciottoli e splendide spiagge facilmente accessibili sono intervallate da piccole e suggestive baie da raggiungere esclusivamente a piedi o via mare. Il territorio della Costa degli Dei ha una storia antica: tracce di presenze umane risalgono al Neolitico e alla fase Villanoviana (come dimostrano alcuni reperti rinvenuti a Tropea), anche se i primi veri insediamenti sono stati quelli realizzati ad opera di coloni prima Greci e poi Romani: saranno proprio questi ultimi a fondare Vibo Valentia (che nel nome contiene i riferimenti alla forza e all’importanza del luogo). Dopo la caduta dell’Impero Romano, i territori vissero la dominazione bizantina, sveva, angioina e poi aragonese: questo susseguirsi di popoli e culture ha lasciato antiche tracce in molti centri, aumentandone la già consolidata bellezza. Anche la fauna marina che caratterizza questi luoghi riserva diverse sorprese: i fondali ricchi e incontaminati, infatti, sono l’ecosistema ideale per specie come murene, luci e cernie e anche per questo, la zona è particolarmente apprezzata dai sub, che la scelgono come meta per immersioni e itinerari subacquei.

Lungo la Costa degli Dei non manca la possibilità di vivere esperienze suggestive in una cornice spettacolare: tutti i paesi della zona, infatti, offrono l’opportunità di svolgere escursioni in barca per visitare centri costieri vicini o baie paradisiache dove il mare si fonde con l’azzurro del cielo. Naturalmente anche lo snorkeling trova grande spazio, così come rilassanti o avventurose escursioni in kayak lungo la costa. Ma la Costa degli Dei non significa solo spiagge e mare da sogno: significa anche storia, arte e cultura. A Pizzo Calabro, oltre a fare una scorpacciata di gelato, potrete ammirare nel centro storico le reminiscenze del vecchio impianto medievale, fino ad arrivare al Castello Aragonese, simbolo cittadino, teatro degli ultimi giorni di vita di Gioacchino Murat; inoltre a poca distanza, in località "La Madonnella", c'è la suggestiva Chiesetta di Piedigrotta, una chiesa scavata nella roccia di tufo che ospita sculture anch'esse in tufo, risalenti al 1600. Briatico, moderna cittadina predisposta per il turismo balneare cela, in realtà, dei piccoli tesori nascosti: il borgo vecchio, distrutto nel ‘700 da un sisma, è un’interessante meta di trekking archeologico. Questo sorgeva su un colle nei pressi della fiumara Murria e oggi presenta i resti dell’antico abitato e del castello medievale; altro itinerario di archeologia rurale è quello che parte da Parghelia verso il seicentesco mulino “Cannonella” nei pressi del torrente Fiume. Vibo Valentia, città che sorge tra terrazzi di agrumi e ulivi, stupisce per le sue ricchissime testimonianze storiche: il duomo seicentesco, i sito archeologico dell’antica Hipponion, il castello Svevo-Normanno da cui godere di un panorama mozzafiato, sono solo alcuni dei luoghi da non perdere. Proseguendo verso sud troviamo Tropea, con la sua antica cattedrale normanna (che ospita l’icona della Vergine di Romania di scuola giottesca) e il suo centro storico a picco sul mare caratterizzato da palazzi nobiliari con portali elegantemente scolpiti. Passando per Ricadi e Joppolo si arriva a Nicotera, altro centro ricco di storia che preserva nel suo centro storico le antiche stradine medievali e nel Museo Civico reperti e manufatti di epoche lontane.

Sulla Costa degli Dei si assaporano i gusti tipici calabresi propri del Tirreno meridionale: una zona dalla tradizione gastronomica secolare carica di influenze greche, bizantine, normanne e spagnole che si sono sapientemente unite a quelle della cucina locale. Tutti i centri sulla Costa sono specializzati nella produzione della pasta casereccia fatta a mano, in particolare sono da assaggiare la “fileja” (simile al fusillo) e i “tagghiarini” (simili alle tagliatelle), ottimi con ragù di salsiccia insaporito alla nduja e le famosissime lagane con i ceci. Per i secondi piatti, ottimo è il pesce fresco: tonno, pesce spada, sarde e alici rappresentano un must irrinunciabile. Anche i salumi sono da provare: in Calabria, infatti, la lavorazione artigianale della carne che si tramanda da generazioni assicura una qualità superiore e un gusto unico. Come apprezzarli al meglio? Accompagnati dal buonissimo Pecorino del Monte Poro (località che non fa parte del territorio della Costa, ma che si trova a poca distanza nell’entroterra). Se siete a Tropea, inoltre, dovrete assolutamente assaggiare la specialità del luogo: la cipolla rossa IGP, usata per frittate, insalate, confetture e come condimento per primi piatti. I dolci della tradizione hanno ingredienti genuini, profondamente legati al territorio e alla sua storia. Le pitte di san Martino è un impasto di pasta frolla farcito con uva passa, pinoli, noci, cioccolato e vino cotto; le crocette di fichi secchi, invece, sono fichi secchi infornati in una composizione a croce, ripieni di noci, mandorle e scorze di arancio; le zeppole sono un impasto di pasta cresciuta, a forma di zeppoline o di graffette da mangiare calde, ricoperte di zucchero o miele (la versione salata prevede un ripieno di acciughe). Merita una menzione speciale il sanguinaccio (“sangunazzu” o “sangieri”) dolce tipico del carnevale dolce a base di cioccolato e sangue di maiale, di antichissime origini contadine, usato come crema da inzuppo per le chiacchiere o come farcitura per torte e crostate. Infine chi ha la fortuna di visitare Pizzo Calabro potrà assaggiare il tartufo ripieno: una sfera di gelato alla nocciola ripiena di cioccolato allo stato liquido, che avvolge il palato in una vera esplosione di bontà.

Gli eventi a cui partecipare sulla Costa degli Dei sono numerosi: ogni centro abitato, infatti, ha le proprie tradizioni e usanze che scandiscono il passare del tempo e che testimoniano una storia lunga fatta di legami con il territorio e di condivisione sociale. Il primo novembre a Pizzo si svolge la tradizionale Fiera Di Tutti i Santi: durante questa occasione le vie del centro si animano con mercatini, bancarelle e stand di caldarroste. A maggio, invece, a Tropea si svolge la tradizionale “Tiri da Ciucci”, in cui si festeggia la Santa Croce: il momento più caratteristico è rappresentato dallo spettacolo pirotecnico che parte da sagome di barche riempite di fuochi d’artificio. Ma è agosto il periodo più ricco di appuntamenti sulla Costa degli Dei: ad agosto, a Pizzo, c’è la Sagra del Tonno, un prodotto tipico che durante questa occasione è celebrato in tutte le sue varianti gastronomiche. Lo stesso spirito anima Joppolo con la sua Sagra du Pruppu, in cui sul lungomare è possibile approfittare di assaggi e degustazioni di ricette tipiche a base di polpo. A Briatico, invece, è la volta della Sagra della Fileja la celebre pasta fatta in casa, immancabile sulle tavole di questa zona. Zambrone, sempre ad agosto, si anima con la musica del Tamburello Festival, in cui la musica folkloristica è protagonista tra canti e balli popolari. Gli amanti dei dolci non potranno perdersi la sagra del tartufo gelato a Pizzo, mentre a Ricadi si celebra la cipolla rossa di Tropea durante l’ormai storica e consolidata sagra dedicata ad un prodotto che ormai rappresenta un vero motivo di orgoglio per il territorio.

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