Visitare la Basilicata e spostarsi rapidamente dalle montagne al mare, dalle alture alla costa, da paesaggi immersi nel verde a spiagge incantate è possibile se si sceglie di soggiornare presso la Valle del Noce: un territorio unico e variegato che riesce ad adattarsi ad ogni idea ed esigenza di viaggio.
La valle del Noce è una vallata situata in provincia di Potenza, presso il fiume Noce-Castrocucco che si trova nella parte meridionale della regione, proprio ai confini con la Calabria. I centri cittadini che comprende questo territorio sono sei: una delle città più popolose è Lauria che ancora conserva un impianto medievale; troviamo poi il borgo di Lagonegro; Nemoli paesino che conserva ancora testimonianze bizantine; Trecchina, piccolo centro arroccato dalle antiche origini; Rivello immerso nella natura e Maratea con le sue bellissime spiagge. L’area geografica della Valle del Noce è circondata dal litorale marino di Castrocucco e dai boschi che occupano le vette dell'Appennino lucano. La sua conformazione geografica presenta diverse altezze: in alcuni punti si raggiungono i 2.000 metri sul mare e in altri la zona è pianeggiante e in linea con il litorale, per una varietà di paesaggi che spaziano da quelli montani a quelli marini nel giro di pochi chilometri e dove fitte scogliere cedono il passo a verdi colline o a splendide spiagge. Tutto il territorio è caratterizzato da habitat naturali variegati, che ospitano specie arboree e floreali come orchidee, l’ontano nero, il pioppo nero, e varie specie di salici. Sul territorio della Valle del Noce troviamo ancora, come una volta, allevamenti ovini e caprini, mentre sulla costa è molto praticata la pesca, che regala ingredienti freschissimi per pietanze che conservano tutti i profumi del mare. L’intera zona della valle del Noce, oltre a paesaggi mozzafiato ed ecosistemi unici al mondo, è caratterizzata da una storia antichissima, come dimostrano i reperti di epoca preistorica che sono stati rinvenuti nella zona. Ogni paese compreso nella Valle del Noce, inoltre, ha delle sue peculiarità, tanto che pensare di visitarli tutti può essere la giusta ispirazione per un viaggio on the road.
La Valle del Noce, nei suoi 589 chilometri di estensione, offre tante cose da fare e tutte molto diverse tra loro: il territorio eterogeneo e variegato, infatti riserva esperienze in ogni ambito, tutte di grande interesse e suggestione e tutte estremamente legate all’identità del territorio. I sei paesi compresi in quest’area meritano tutti una visita. Maratea emerge per le sue spiagge e per il famoso Cristo Redentore che, dal monte San Biagio, sovrasta la città; Lauria si caratterizza con le sue stradine, chiese e il Castello medievale di Ruggiero; Lagonegro e Nemoli meritano una visita per la bellezza che ne caratterizza i borghi, antichi e immersi in una dimensione di pace e relax. La stessa cosa si può dire di Trecchina, città giardino, annoverata tra i Borghi autentici d’Italia e di Rivello, ricca di palazzi nobiliari dove visitare il cinquecentesco Convento di Sant’Antonio. Non solo arte e storia, ma anche natura e sport all’aria aperta: nella Valle del Noce, infatti, il paesaggio offre tantissime attrattive. Da ogni comune partono itinerari per trekking ed escursioni che, classificati in base a durata e difficoltà, conducono in punti panoramici o di notevole interesse storico e naturalistico. A Maratea, inoltre, è possibile praticare equitazione su strade sterrate seguendo diversi percorsi o praticare parapendio, volando sulla città; mentre a Rivello chi è alla ricerca di esperienze avventurose e suggestive potrà praticare canyoning nelle acque del torrente Bitonto, un affluente del fiume Noce, che nasce ai piedi del Monte Sirino. Nella Valle del Noce, ogni viaggiatore potrà scoprire un volto nuovo della Basilicata e scegliere cosa fare in base al tipo di viaggio o di soggiorno ideale, nella sicurezza di vivere esperienze autentiche, che rappresentano l’anima di un territorio ancora lontano dal turismo di massa, che si presta ad essere vissuto appieno, in modo assolutamente non convenzionale.
I piatti tipici della Valle del Noce sono tanti: ogni comune, infatti, ha le sue ricette e tradizioni gastronomiche e sarebbe molto difficile elencarle tutte. Tuttavia è possibile rintracciare dei sapori che si ritrovano in tutta la zona. Ingrediente principe sulle tavole della Valle del Noce è la carne di maiale: in tutta la regione geografica si producono artigianalmente salsicce, da mangiare anche con la polenta, e soppressate o prosciutti, dal sapore intenso e verace da gustare con il “biscotto a otto” un biscotto salato a forma di otto allungato talvolta aromatizzato al finocchietto. La pasta della tradizione è quella fatta a mano con farina di grano duro, sale e acqua. Spiccano le lagane con i ceci, i “rascatieddi”, una pasta fatta ai ferri a formato lungo, i fusilli e gli strangolapreti da mangiare con ragù di carne o con sughi più leggeri. In una terra dove ancora si pratica allevamento e pastorizia, i formaggi sono un cibo da non perdere assolutamente: pecorino e ricotta fresca o salata sono tipici della zona e, nei pressi di Maratea, è celebre la mozzarella di Massa e il caciocavallo. Uno degli ingredienti simbolo non solo della Valle del Noce, ma dell’intera Basilicata è il peperoncino, che è usato come condimento in quasi tutte le pietanze: il gusto nonostante sia forte conserva note profumate e gradevoli. I dolci tipici della Valle del Noce sono realizzati con pochi ingredienti, semplici e tutti profondamente legati al territorio. Le zeppole, per esempio, sono a base di un impasto fritto di acqua e farina aromatizzato al vino, da mangiare con zucchero o miele; i bocconotti, invece, sono dolci di pasta frolla dal ripieno di creme o confetture. Uno dei dolci forse più tipici e particolari, però, è il sanguinaccio: una crema al cioccolato, dalla consistenza morbida e setosa a base di sangue di maiale. Questa ricetta è antichissima e affonda le sue radici nelle tradizioni contadine di una volta; la crema, usata per accompagnare le chiacchiere a carnevale o come farcitura di dolci e crostate ha un gusto intenso e inconfondibile ed è assolutamente da assaggiare.
Nella Valle del Noce le cose da fare e gli eventi a cui partecipare sono tanti e coprono tutti i periodi dell’anno. Ogni comune, infatti, ha una forte identità che vive attraverso manifestazioni, feste e sagre che celebrano il territorio, l’ambiente e le antiche tradizioni. A Nemoli, durante il mese di giugno in occasione del Corpus Domini, il corso principale è ricoperto da un tappeto di fiori di ginestra e petali di rosa disposti a forma di ostensori e calici, mentre il periodo di Carnevale coincide con la Sagra della polenta: in questa occasione viene organizzata una sorta di questua dai giovani del paese, con il cui ricavato si prepara la polenta che verrà consumata tra sfilate di carri allegorici e maschere tradizionali. Il Carnevale ha una forte tradizione in Basilicata: a Trecchina c’è la tradizione del Cantacronze un personaggio vestito da pastore, che intona canti satirici sui personaggi del paese. Trecchina è famosa anche per la Sagra della castagna, che ricade in ottobre ed è un’occasione per celebrare questo prodotto e i suoi derivati, che sono delle eccellenze del territorio. Una festa religiosa molto sentita dalle comunità locali, e non solo, è la festa di San Biagio che si festeggia Maratea a febbraio e la seconda settimana di maggio: in questo giorno si ricorda l'arrivo delle reliquie del Santo all'isola di Santo Ianni. Statua e reliquie sono portate in processione per le strade fino a Capocasale, dove il Sindaco consegna simbolicamente a San Biagio le chiavi della città. A Rivello, ad agosto, c’è la sagra del fiore di zucca, un evento gastronomico dedicato a questo prodotto da assaggiare in tutte le varianti, tra musiche popolari e degustazioni dedicate ai piatti tipici della zona. Sempre nel mese di agosto, a Lauria, si festeggia il Folk Festival, manifestazione che promuove le tradizioni e le produzioni enogastronomiche locali per valorizzare il territorio regionale e la sua antica cultura contadina, celebrata con musiche, spettacoli e danze popolari. Nel periodo natalizio, inoltre, i borghi della Valle si colorano con addobbi e mercatini e visitarli sarà un’occasione per immergersi in atmosfere poetiche e caratteristiche.