Il nome di Latronico sembrerebbe significare “luogo nascosto” e in effetti questo piccolo borgo, immerso e sommerso dalle bellezze incontaminate del Parco del Pollino, è meta di un turismo consapevole e slow. Con la sua storia e le sue innumerevoli risorse naturalistiche (e non solo) Latronico offre un ventaglio incredibile di esperienze. Il suo territorio, estremamente ricco e variegato, riserva tante sorprese ed è quasi incredibile che questo piccolo paesino riesca ad offrire così tante proposte interessanti.
Latronico
Il borgo di Latronico si trova in provincia di Potenza, situato nel Parco Nazionale del Pollino e circondato quindi da bellissime incontaminate aree naturalistiche. Il borgo è proprio ai piedi del monte Alpi che, con le sue tre cime Santa Croce, Punta del Corvo e Pizzo Falcone compare sullo stemma della città, dimostrando un forte legame dei latronichesi con il proprio territorio. Latronico, nascosto tra la natura selvaggia, è a 888 metri di altezza sul livello del mare e la sua superficie, prevalentemente montuosa, è attraversata dal fiume Sinni e dal torrente Fiumitello. Il paesaggio, inoltre, presenta i suggestivi “calanchi”, pareti rocciose che presentano un tipo di erosione particolare mista a colamento argilloso, che dà vita a creste affilate disposte a ventaglio. Ma una delle caratteristiche più apprezzate di Latronico sono le sue terme: in località Calda, infatti, sgorgano sorgenti naturali di acqua termale che rende questo luogo un centro lontano dai centri del turismo di massa, completamente votato al benessere e al relax. Il suo nome significherebbe “luogo nascosto” dal greco, o “cava di pietre” dal latino; sicuramente il suo territorio ha ospitato insediamenti umani fin dal Mesolitico, ma un vero e proprio centro abitato è stato edificato solo nell’Alto Medioevo (visibile nella parte alta della città detta “Capadavutu”, in opposizione alla parte bassa “Capabbasciu”). Oggi visitare il centro storico di Latronico significa rivivere un’epoca che pur essendo lontana vive ancora tra i vicoli e le stradine che si rincorrono e si intrecciano tutte da percorrere e da scoprire.
I piatti tipici di Latronico sono tanti, vari e dai sapori tipici di una Basilicata autentica e, per certi versi, sconosciuta. La pasta fatta in casa vanta un vastissimo repertorio: le Tapparedde cch’i lardari, sono lasagnette da mangiare con funghi porcini alimento cardine nell’alimentazione della zona; i “Maccaruni ‘i casa ccu’ savuzizzonu e coria” sono fusilli conditi con salsiccione e cotica; i “Maccaruni ‘i casa cca’ muddica” consistono in fusilli preparati con un condimento a base di mollica del pane; Lagane e ceci e tagliolini con i fagioli sono ottimi da mangiare caldi e conditi con la polvere di peperone. Anche i secondi piatti offrono sapori unici, tra piatti a base di carne e di pesce. Da provare sono: il “Crapettu sfrittuliatu” cioè il capretto fritto in padella, il “Baccalà e zafarane crusc’che”, baccalà condito con i peperoni cruschi secchi), l’Ainu ccu’ patane e cipuddine”, ovvero l’agnello con patate e cipolline selvatiche. Non mancano formaggi e salumi: salsiccia, salsiccione, soppressata, prosciutto e capocollo sono pietanze da non perdere per chi visita queste zone, meglio se accompagnati da formaggi locali (pecorino, caprino e ricotta salata). I dolci tradizionali di Latronico sono legati alle festività, come il sanguinaccio (dolce a base riso, uva passa e cioccolato), il purciddato (un dolce pasquale) e i cannariculi (dolcetti di pasta fritta consumati nel periodo di carnevale). Questi sono solo alcuni dei tanti piatti tipici che offre la gastronomia locale, tuttavia l’arte e la tradizione culinaria resistono così tenacemente al tempo che avanza, che anche semplici panifici, e biscottifici vi regaleranno prodotti genuini, realizzati con tutto l’amore per le proprie origini.
Gli eventi a Latronico sono appuntamenti che si ripetono negli anni facendo rivivere antiche tradizioni legate all’identità del borgo e al suo territorio. Alcune delle ricorrenze più sentite sono quelle dedicate a Sant’Egidio Abate. A marzo, dal 1709, si compie il “Miracolo della Manna”: in questa occasione una parete della chiesa del Santo trasuda e i fedeli festeggiano questa ricorrenza con una solenne celebrazione. Il 30 e il 31 Agosto, invece è la festa del Santo e la comunità invade le strade tra processioni e canti religiosi. Mentre ad agosto c’è il tradizionale Palio Rionale di Sant’Egidio, una sfida tra sport e giochi che vede gareggiare i rioni del borgo. Agosto è un mese ricco di eventi, cadono in questo mese, infatti, anche il “Terme Live Festival” dedicato ad cantanti emergenti e ad artisti affermati; la rassegna “A cielo aperto”, ovvero una mostra d’arte pubblica che coinvolge il paese e il territorio circostante e la sagra Sapori Lucani (Ad Agromonte Lagnano) un evento gastronomico all’insegna del gusto e dei sapori tipici di questa terra. Un evento simile si svolge a Novembre, è “Saperi e Sapori” dove oltre alla gastronomia si celebra anche la tradizione dell’artigianato locale (notevoli e caratteristici sono i ricami e gli oggetti scolpiti in pietra grigia del monte Alpi). Questi prodotti insieme ad eccellenze locali e prodotti di diverso genere si possono trovare anche presso il Mercato cittadino ogni primo venerdì del mese al rione Funtana Villa. Quelli di Latronico sono tutte appuntamenti con la tradizione e con l’identità territoriale e potervi partecipare renderà ancora più unico ed autentico il vostro soggiorno in questo incredibile borgo.