Il bellissimo borgo di Civita è noto, oltre che per le tante bellezze storiche e paesaggistiche, anche per essere un’antica comunità arbëreshë che ha saputo mantenere saldamente intatte le sue radici identitarie.
A Civita Oriente e Occidente si incontrano, le culture si intrecciano e la comunità vive in perfetto equilibrio tra passato storico e presente.
Tra i simboli che più avvicinano il viaggiatore a i valori di questa cultura, vi rientra a pieno titolo la chiesa di Santa Maria Assunta, una tra le più importanti chiese di costruzione e rito bizantino, un rito celebrato ancora oggi con forte orgoglio e spiritualità.
La chiesa sorge proprio nella piazza principale del borgo, risale alla seconda metà del 1600 e nasce con un preciso scopo: raccogliere tutti i fedeli che, prima che fosse edificata, praticavano il culto dell’Assunta nelle tante piccole cappelle disseminate per il paese (di cui alcune ancora oggi visibili).
Per questo motivo, la chiesa di Santa Maria Assunta è conosciuta anche con il nome di “Chiesa Nuova”.
Si entra dall’ampio portone centrale collocato sulla facciata, tra le due porte più piccole laterali: il portone è sormontato da un arco strombato che ospita un medaglione con un mosaico di San Biagio, compatrono della comunità.
L’edificio è di grandi dimensioni, ed è composto da tre navate e una torre campanaria che presenta un orologio realizzato nel 1896.
La chiesa al suo interno è decorata secondo il gusto tardo seicentesco. Le navate ospitano altari barocchi e sculture all’interno di nicchie e sono decorate ulteriormente da icone, da bei mosaici policromi e dagli affreschi ottocenteschi di Giovanni Capaccio raffiguranti: l’Immacolata, San Biagio, la Madonna del Rosario, San Domenico, Santa Caterina e la Trinità.
Ma la parte sicuramente più caratteristica della struttura e che merita uno sguardo approfondito, è l’iconostasi.
Questo elemento è tipico delle chiese bizantine ed è una struttura divisoria che separa la parte in cui stanno i fedeli da quella in cui si trovano i sacerdoti durante la celebrazione del rito.
L’iconostasi della chiesa di Santa Maria Assunta risale al 1988, quando Papàs Antonio Trupo si è impegnato per sostituire il precedente altare latino.
La struttura è in legno di noce e ulivo ed è decorata con le icone del Cristo Pantocratore e della Vergine Odigitria, dipinte dal maestro iconografo Alfonso Caccese, e 12 icone realizzate da una scuola iconografica ateniese. Di solito le iconostasi bizantine presentano 3 porte: la centrale chiamata Porta Regale da cui può passare solo il celebrante la porta e altre due riservate al diacono e al resto del clero, schema che ritroviamo anche qui.
Altro elemento particolare e degno di nota è il grande e bel lampadario posto proprio davanti all’iconostasi, nella zona del vima (ovvero dove i celebranti svolgono le funzioni dell rito). Il manufatto risale al XVI secolo e valorizza ancor di più questa zona della chiesa dandole il giusto risalto che merita.
Tutte queste caratteristiche unite al profondo significato simbolico e culturale, la Chiesa di Santa Maria Assunta, si conferma uno dei luoghi più significativi da visitare, durante un soggiorno nell’affascinante borgo di Civita.